Tra i vari temi di interesse citiamo la necessità che il protocollo americano Leed tenga conto della durata operativa dei manufatti. In altri termini che si doti di una prospettiva temporale e non consideri il solo manufatto finito hic et nunc in modo da correggere le aberrazioni logiche che danno un punteggio inferiore alla pietra naturale rispetto ad alcuni materiali artificiali (indovinate quale in particolare) che comunque derivano sempre da una analoga attività estrattiva e in più richiedono un processo di riaggregazione con coloranti chimici. Viene sotteso il concetto che un protocolo di analisi che favorische i materiali artificiali su quelli naturali sia essenzialmente non attendibile.
Di assoluto interesse le nuove ricerche del Cet Servizi, presentate da Mario Bertolini, sull'analisi di impatto ambientale secondo l'analisi del ciclo di vita che più realisticamente tengono conto della vita operativa di un manufatto, del suo smantellamento e reciclabilità. In particolare sono state sviluppate le linea guida (PCR) per la dichiarazione ambientale di prodotto EPD sulla base che permette ad ogni azienda del settore di predisporre la propria specifica dichiarazione di impatto ambientale (previo lo studio LCA) dei propri prodotti. E' stata presentata in questo solco la prima dichiarazione ambientale in Italia realizzata saggiamente dalla Industria Marmi Alberti (IMA) di Ala - Trento di cui daremo notizia dettagliata in quanto fornisce ulteriore integrazione alle ricerche straniere sull'impatto comparativo tra i diversi materiali da costruzione.