Oltre a dar voce alle necessità di un lavoro, reso difficile da una rigida burocrazia, cerca di far incontare le ragioni eco-compatibili con le esigenze produttive. Riassunte in un convegno in Val Camonica, le opinioni autorevoli del professor Alessandro Ubertazzi che ha invitato a cambiare mentalità: Si può scavare rispettando le pietre incise ed a proposito di ripristino, lasciamo le cave, monumenti al lavoro umano, come sono, aperte e pulite.., ma anche il settore si deve organizzare con progetti, investimenti, impegno ad informare e coinvolgere i progettisti nel mondo per poter vendere materiali con una fiaba dietro. Questo in sintesi il messaggio La storia è un valore ed è apprezzabile, le pietre vantano origine remote come poche altre e possono contrastare il prodotto dimportazione. Le nostre pietre dovrebbero trovare un più diffuso utilizzo a livello locale, pietre ornamentali, pietre da costruzione, pietre per il restauro. Poiché il materiale più prezioso si esaurisce non bisogna ostacolare la ricerca nei siti storici ed i politici devono essere informati perché possano operare di conseguenza. La limitata quantità deve scoraggiare dalla svendita ed anzi essere presupposto per avviare produzioni dèlite: per materiali così esclusivi, è più conveniente puntare su produzioni limitate ma di qualità e senza sprechi, ottimizzando al massimo la resa della risorsa, promuovendo gli investimenti volti ad incrementare il rapporto tra il materiale utile e quello di scarto ed evitando un eccesso di offerta, che svaluterebbe il pregio di un materiale raro e destinato ad esaurirsi. Il sottosuolo ed il territorio sono risorse non rinnovabili e beni dellintera collettività, ragione per cui si rende prioritaria lesigenza di inquadrare correttamente la gestione e la valorizzazione di queste risorse naturali, in unottica che deve ispirarsi al concetto di sviluppo sostenibile. Oggi ci sono però dei problemi come le eccessive restrizioni sul loro sfruttamento e le pratiche burocratiche a volte complicatissime, impediscono di pianificare il lavoro sul lungo periodo e, di conseguenza, di programmare investimenti. Il lavoro cambia. Quello di quantità si sposta in oriente, lasciando quello di qualità . Cambia anche il resto. La bolletta petrolifera frena i trasporti, frena le industrie ad alto consumo energetico (come la ceramica), favorisce i prodotti ad alto isolamento termico. Per la gente la casa bella, rilassante, comoda e risparmiosa è al primo posto delle ambizioni. La pietra non può che non essere favorita in tutto questo.
Questo è ilmessaggio.