Tradizionalmente, soprattutto per i litotipi di provenienza europea, i nomi commerciali sono composti dal toponimo della zona di provenienza e dallindicazione del cromatismo: Rosso Verona, Giallo dIstria, Grigio Carnico, Verde Spluga, ecc. In altri casi, allindicazione del colore si aggiunge un nome proprio di persona: Verde Laura, Gaia Grey, Giallo Cleopatra,... In altri casi ancora, si indica il tipo di pietra con termini geologici, come ad esempio quarzite, granito, marmo, anche se non sempre la pietra corrisponde precisamente a quel tipo geologico di roccia... Se da un lato queste denominazioni autogestite possono sembrare un divertente esercizio di creatività, dallaltro, non avendo alcun riferimento scientifico, si prestano ad essere confuse e mistificate e generano perplessità sia negli addetti sia, soprattutto, nei non addetti ai lavori. Non è insolito infatti che un produttore adotti per un certo litotipo denominazioni diverse dal quelle dei suoi concorrenti, o che un certo litotipo sia conosciuto con più nomi, né è raro riscontrare le medesime denominazioni della pietra naturale anche su prodotti artificiali, come i marmi e i graniti da fabbrica. Per fare un po di chiarezza in questa giungla di denominazioni e uniformare i criteri di denominazione a livello europeo, nel 2001 è stata pubblicata la norma europea EN 12440 dal titolo «Pietre naturali - Criteri per la denominazione», secondo la quale ogni pietra naturale impiegata nel mondo delle costruzioni deve essere denominata tenendo naturalmente conto del nome tradizionale, che però va corredato di altre informazioni, tra cui la sua natura petrologica (cioè il suo nome scientifico), il colore tipico e le tipiche variazioni di tale colore, e la zona dorigine.
Nel dettaglio, ecco le informazioni che dovrebbero accompagnare il nome tradizionale di ogni pietra ornamentale:
Nome tradizionale
Il nome con cui è commercializzata la pietra deve corrispondere a un particolare tipo di roccia ed ad uno specifico luogo dorigine. Nomi geografici non relativi alla vera e propria zona dorigine così come nomi legati allazienda produttrice sono da evitare.
Famiglia Petrologica
il nome Scientifico o la famiglia petrologica della roccia vanno definiti in conformità con la norma EN 12670:
2001 (Pietre Naturali - Terminologia). Se il tipo di roccia non è contemplato dalla EN 12670:2001, bisogna usare un termine scientifico appropriato. Colore Tipico bisogna indicare I colori e le sfumature che il litotipo presenta. Il colore va definite sulla base di uno o più campioni asciutti osservati in luce naturale indiretta, tenendo conto degli effetti cromatici dovuti al tipo di finitura della pietra.
Luogo dorigine
Lubicazione della zona o della cava di estrazione deve essere il più preciso possibile, e deve contenere, almeno, il comune, la provincia e lo stato. La norma è corredata di un allegato in cui viene fornita una lista (non esaustiva) dei denominazioni con cui sono note le pietre europee, suddivise stato per stato.
Altre informazioni
vanno fornite se necessario o se oggetto di vincolo contrattuale, e sono: finitura superficiale, caratteristiche naturali che influenzano I caratteri estetici della roccia (venature, tessitura, strutture, fratture, inclusioni, ecc.), descrizioni petrografiche, età geologica ed altre informazioni relative a caratteri geologici.
Infine, la norma è corredata di un allegato in cui viene fornita una lista (non esaustiva) denominazioni con cui sono note le pietre europee, suddivise stato per stato.
dottoressa Grazia Signori
responsabile del Centro Servizi Marmi di Volargne / Verona