Le cause sono principalmente attribuite al super-euro , 1,62 al suo massimo del 14 Luglio sul dollaro, dovuto all' aumento incessante dei tassi di interesse Europei, una manovra piuttosto criticata della Banca Centrale Europea in risposta alla crisi del mercato immobiliare e finanziario. La Fed che ha invece abbassato il costo del denaro sui due punti percentuali ( il 3,6% in meno dell'inflazione americana del 5,60%), ha conseguentemente visto una crescita inaspettata e record del PIl americamo a luglio del 3,3% dovuto principalmente alle esportazioni di meccanica strumentale (Caterpillar in testa) mentre in europa abbiamo registrato un pil del meno 0,2 % con un evidente calo di esportazioni e contrazione del mercato interno.
Le variazioni congiunte su quantità e valore pari ad una diminuzione del valore media unitaria di quasi il -5% sull'insieme delle voci che compongono il quadro dell'export.
Il dato non è comunque negativo per tutte le voci e per tutte le aree geografiche perché i marmi (assieme ai travertini) attraversano una congiuntura migliore, soprattutto per blocchi e semilavorati, tanto che la voce "blocchi" è di fatto l'unica in aumento su tutte le aree geografiche maggiori, con la sola eccezione dell'Unione Europea. Ben diversa la situazione dei graniti, il cui export scende, per le quantità e per il valore, sia per i grezzi sia per i lavorati che costituiscono la quota più importante.
Come mercati, il Canada rimane positivo, mentre scendono sensibilmente gli Stati Uniti. Qualche nota positiva da India e Cina oltre che da Indonesia, Singapore e Hong Kong. Negativi: Giappone e Taiwan. Positivi anche l'Arabia Saudita, ed il Kuwait.
In calo significativo l'Unione Europea in particolare per i graniti lavorati. La sola Germania, per esempio, passa dai 65 milioni di euro nei primi quattro mesi del 2007, ai 52 e mezzo nello stesso periodo del 2008, (-25,6% in granito lavorato). Cresce ancora la Polonia. Continua ad aumentare il ruolo della Russia specialmente per i lavorati in marmo.