Il calo riguarda soprattutto il granito e di conseguenza anche i rapporti tra paesi estrattori e trasformatori come il Brasile grande produttore di<br>materia prima che ha visto calare il suo export verso lItalia tradizionale paese di lavorazione. Va bene invece il marmo, quindi lItalia come grande estrattore e trasformatore e lo sarebbe ancor di più se non fosse frenata da una crescente burocrazia che rende impossibile programmare i necessari investimenti per continuare a vincere il confronto internazionale.Questi i risultati dellItalia alla fiera del marmo di Verona.
LA FIERA DI VERONA IN NUMERI
Sempre più internazionale la 42ª edizione della fiera del marmo di Verona<br>con un incremento di visitatori esteri del 6%, pari a oltre 26mila dei circa 65mila totali (+ 4%). 1.510 gli espositori provenienti da 50 Paesi (+ 4% sul 2006), dei quali la metà esteri distribuiti su una superficie netta che supera i 76mila metri quadrati (+ 5,5%). La notevole affluenza estera dimostra il ruolo mondiale della Marmomacc per la promozione di un settore che in Italia conta più di 11mila imprese con 60mila addetti che producono un giro d'affari superiore ai 4 miliardi di euro allanno.
In questo grande contenitore internazionale sono ampiamente emersi i grandi valori estetici delle pietre di tutto il mondo dove si è inserito un nuovo valore aggiunto fornito dal design magistralmente interpretato dalle molte imprese italiane che sanno unire la fantasia alla moderna tecnologia.
Sempre in termini estetici anche linaugurazione della fiera che ha visto questanno come protagonista assoluta Silvia Battisti, la diciottenne veronese, eletta recentemente Miss Italia 2007.
Un gran bel vedere dunque di marmi, macchine ed altro come risulta dalle espressioni di alcuni volti noti del settore.
Marmomacc 2007 è stata anche loccasione per presentare il Sistema Marmo Italia, il tavolo di coordinamento e di promozione degli enti e delle istituzioni che si sono unite a Confindustria Marmo nella promozione internazionale del made in Italy lapideo. Dopo la presentazione agli utenti fatta nello scorso febbraio al Build Up Expo di Milano il nuovo sodalizio è stato presentato anche agli operatori con una conferenza stampa promossa da Cesare Bellamoli, numero uno di Confindustria Marmo nonché cofondatore del nuovo organismo che si prefigge di unire, pur mantenendo le rispettive autonomie, le attività di promozione delle varie Associazioni ed organismi del settore lapideo italiano per ottimizzare le risorse e valorizzare il Made in Italy. Un nuovo modo di comunicare il marmo per il presidente del Distretto del marmo e delle pietre del Veneto Filiberto Semenzin ed anche unintesa tra i due poli più rappresentativi di Veneto e Toscana come ricorda Giuliano D'Angiolo, presidente del Cosmave, il consorzio che riunisce 55 imprese della Versilia. Una bandiera che è spesso mancata nella frammentazione che consentirà alle singole imprese di mantenere il loro spazio, ma con un'immagine decisamente più forte» per Giancarlo Lazzaroni da anni impegnato con il progetto di Italy for Marble.
A Sistema Marmo Italia fanno attualmente riferimento oltre ottocento imprese dei poli di trasformazione di Chiampo, Roma, Trapani, Bari ed Aosta oltre a dieci consorzi ed Associazioni distribuite in nove regioni. L'80% del totale italiano.