Tutti i mosaici della mostra sono stati realizzati nel laboratorio Novamosaici di Bollate, alle porte di Milano. Fondata da Mario Toniutti nel 1955, insieme ai fratelli, svolge sia lattivita musiva che quella delle vetrate artistiche utilizzando sia la tecnica di legatura col piombo che la tecnica a dalles, cioÅ eseguite usando lastre di vetro con spessore di 2 cm e legate con il cemento anzichÄ il piombo. Il laboratorio si Å qualificato fin dagli esordi per una stretta collaborazione con artisti attivi principalmente in ambito milanese, che ha comportato una continua sperimentazione e confronto con linguaggi e tecniche musive diverse, anche davanguardia, adottando la lavorazione diretta anzichÄ quella a rovescio su carta secondo la tradizione spilimberghese:
Tra le prime decorazioni musive eseguite dal laboratorio Å la facciata della Scuola Media di Sondrio su bozzetto di Bruno Cassinari (1960), uno degli artisti piØ assidui del laboratorio insieme a Domenico Cantatore.
Cantatore si accosta al mosaico grazie a Mario Toniutti. Il laboratorio realizza nel 1961 per il Padiglione della Chiesa Cattolica allEsposizione Internazionale del Lavoro a Torino, unoriginale composizione, concepita per elaborare campionature e con una vivace disposizione delle tessere, simboleggiante la presenza della chiesa nel mondo del lavoro, recuperata nel 1980 e collocata nella Chiesa GesØ Divin Lavoratore in Milano.
In questi anni i fratelli Toniutti partecipano anche a varie edizioni delle Triennali di Milano: nel 1957 con mosaici su bozzetto di Piero Dorazio e Marlo Bionda, nel 1960 con Cassinari e nel 1963 con Ferdinando Moneta e Giancarlo Pozzi. Nel 1968 Cantatore espone alla Galleria Gian Ferrari di Milano unampia selezione di mosaici da cavalletto realizzati dallo studio Toniutti: oltre a una Crocifissione. Sono in prevalenza ritratti realizzati negli ultimi anni dallartista, opere caratterizzate da una particolare vivacit? nel taglio e nella disposizione delle tessere che si accompagna a una certa libert? nelluso dei materiali, mescolando smalti, marmi, ciottoli di fiume e intarsio.
Intensa Å lattivit? lungo gli anni Sessanta per la committenza religiosa, dalla pala dellaltare con la Crocifissione su bozzetto d Mino Buttafava nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Milano (1962), al Cristo risorto nella Chiesa Parrocchiale di Sesto San Giovanni, e ancora interventi musivi nelle Chiese di Taccona di Muggi? (350 mq.) su bozzetto di Trento Longaretti, alla Torrazza di Cambiago (40 mq.) su bozzetto di Padre Ambrogio Fumagalli con il quale realizzeranno, nel 1980, anche un trittico dedicato a San Benedetto per la Chiesa degli Olivetani a Seregno, il catino absidale (350 mq.) di San Giuseppe al Trionfale a Roma, su bozzetto di Pio e Silvio Eroli (1964) e per molte altre Chiese da Alghero, a Siena.
Altri illustri nomi come Aligi Sassu, Marcello Avenali e Bruno Cassinari, Piero Dorazio, Boris Mardesic, Marlo Bionda, Gianni Dova, Concetto Pozzati, Marlo Baldan, Sergio Emery, Riccardo Licata e Wilfrid Moser, Aldo Schmid, e Mario Radice firmano negli anni settanta nuove composizioni.
In quegli anni continuano le impegnative commissioni per decorazioni musive su larga scala, tra cui nel 1974 il pavimento dellingresso dello stabilimento termale di Grado (240 mq.) progettato da Gianni Avon e su bozzetto di Giuseppe Zigaina, o la decorazione della Chiesa di Pescara su bozzetto di Aligi Sassu. Su commissione della Fondazione Museo Pagani, fondata nel 1967 a Castellanza (Varese) e diretta da Enzo Pagani, i Toniutti simpegnano anche nella realizzazione di grandi mosaici parietali da esterno su bozzetto di artisti di fama internazionale quali LÅger, Vasarely, Gielzes e Robert Delaunay.
Tra le varie esposizioni di cui i Toniutti sono protagonisti in questi anni va ricordata la mostra Toniutti mosaici vetrate allestita a Campione dItalia (1971), ad Arzago dAdda (1973) e, la piØ importante a Milano presso il Palazzo del Turismo nel 1974 con la presentazione del critico darte Luigi Cavallo.
Nuove esperienze seguono con Giancarlo Pozzi, Franco Gentilini, Luigi Veronesi, Armando Pizzinato, Emilio Scanavino, Virgilio Guidi, Enrico Baj, P. Francesco Radaelli e ai materiali tradizionali si aggiungono acciaio, plexiglas, carbone. Fino a comporre veri e propri collages.
Organizzata dal Cenacolo Bramantino viene allestita nellottobre del 1980 presso la Trivulzia nella Basilica dei S.S. Apostoli e Nazario Maggiore a Milano unampia esposizione con i mosaici piØ recenti dal titolo Mosaico oggi, e con alcune vetrate opera di Cantatore, Pozzi, Giulio Carminati, Fumagalli e Getulio Alviani. Accanto a una Crocifissione di Carlo Mattioli vengono presentate in tale occasione nuove opere musive di Cassinari, Sassu, Paolucci, Guidi, Dorazio, Asinari, Dova, Gentilini, Migneco, Saetti, Radice, Baj, Baldan, Corpora, Santomaso, Scanavino, Turcato, Vedova, Veronesi e di molti altri artisti.
Avviene in questi anni lingresso in azienda dei figli di Mario Toniuti: Edoardo e Eugenio Toniutti
Nel 1984 Renzo Mongiardino coinvolge il laboratorio in un intervento allinterno di una dimora storica, lo Chateau de Wideville (Yvelines), nel pressi di Versailles, dove la reminescenza del passato, il gusto per i trompe loell e i preziosismi che caratterizzano le sue architetture da camera trovano compiuta realizzazione nellimpiego del mosaico che riveste una stanza destinata a vasca - piscina, ricorrendo a un ritmato drappeggio ripreso dalla teoria delle vergini a SantApollinare Nuovo nelle pareti, e al soffio dellarcone dingresso del Mausoleo di Galla Placidia, con il motivo dei rosoni stellati a mo di tappeto per il pavimento.
Mentre continua assiduamente la collaborazione con artisti per la realizzazione di mosaici da cavalletto, e in particolare con Emilio Vedova, o per interventi murali come nel pannello collocato in un abitazione privata in Venezuela su bozzetto di Mercedes Pardo, il laboratorio ha realizzato ampie decorazioni allinterno di edifici ecclesiastici, tra i quali ricordiamo ancora su bozzetto di Mino Buttafava nella Chiesa di Sesto San Giovanni, nella Chiesa di Cinisello Balsamo su bozzetto di don Marco Melzi, nella Chiesa di Bollate con Giansisto Gasparini, nella chiesa di Alghero (120 mq) su bozzetto di Aligi Sassu.
Numerosi anche i mosaici collocati allestero: citiamo lampia decorazione musiva in marmi riproducente un particolare di un antico mosaico con la testa di Nettuno in una piscina di Hong Kong su progetto dellarchitetto Fiorenzo Cattaneo, e in tempi piØ recenti, la realizzazione su bozzetto di Fernando Bordoni dellintervento decorativo per la Scuola dellInfanzia a Povr (Lugano) in Svizzera, il grande mosaico parietale per la Chiesa di Cologno Monzese su cartoni di Emiliano Viscardi.
Nel primi anni 90 avviene il passaggio generazionale ed il laboratorio passa alla gestione dei figli. In questi ultimi anni il laboratorio collabora in maniera continuativa con: Padre Francesco Radaelli, eseguendo vetrate e mosaici collocate in Italia e allEstero (Israele, Giordania, Paraguay ecc.), nei musei vaticani e varie esposizioni a Udine, Marsiglia, Parigi.
La ricerca e la sperimentazione ha permesso di interagire anche in altri importanti ambiti, come ad esempio quello del design, realizzando nel settembre 2005, una rilettura della Fiat 500 su bozzetto di Darlo Brevi,.
La nuova gestione intuisce la necessit? di innovazione tecnica e in questi anni sperimenta e porta in produzione un nuovo tipo di legatura del vetro artistico che le permette di ottenere ottimi risultati abbattendo i costi di produzione.
In tempi recenti tra le opere si aggiungono il muro Enrico Baj di Pontedera, ultimo grande progetto prima della sua scomparsa, di oltre 250 mq. di mosaico alla quale fa seguito la recentissima di 650 mq che si trova allinterno di un tunnel di Parigi superando, tra laltro, le rigide norme di classificazione ed omologazione Europea dei materiali utilizzati, cosa finora mai fatta.