Significativa sintesi dei molti elementi che si intrecciano nella riflessione espressiva di Di Maulo è la Testa neoclassica. In essa lartista dimostra quella attenzione verso le vicende trascorse della storia dellarte che interessa molta della sua produzione: il riferimento è alla scultura neoclassica, con richiamo al ritratto canoviano, del quale viene colto il ponderato e razionale disporsi dei volumi, che compongono volti dallespressività pacata, nella quale lidealizzazione trasfigura ma non cancella i tratti fisionomici. Su questa base, Di Maulo interviene, modificando la ricerca strutturale della forma: inserisce vuoti profondi solca la superficie con tratti diversi, movimenta limpianto compositivo disponendo gli elementi che costruiscono il volto secondo modalità sottilmente antimimetiche. Il risultato è evidentemente significativo di una moderna dimensione del ritratto e più in generale della rappresentazione della figura, caratteristica dellarte contemporanea, che, dellimmagine perfetta delluomo, centro delluniverso, protagonista della pittura e della scultura dallUmanesimo in poi, ha fatto propria una visione del corpo spesso frammentata e incompleta, tormentata e introspettiva, chiaro riflesso della condizione dellesistenza contemporanea, privata di protettive certezze assolute. Francesca Pansa.
Gabriele Di Maulo è nato a Milano il 14 dicembre 1968.
Dopo il Diploma di Maturità allIstituto dArte di Chiavari, consegue quello di Scultura presso lAccademia Di Belle Arti di Carrara. Nel 1990 gli viene conferita una Borsa di studio che gli permette di seguire i corsi di Scultura a Monaco d i Baviera allAkademie der Bildenden Künste.
Per alcuni anni è assistente dello scultore Floriano Bodini presso il suo studio di Milano.
Dai primi anni novanta il suo lavoro contraddistinto da una molteplicità di soggetti sia a carattere sacro che profano, suscita linteresse di personalità autorevoli del mondo dellarte contemporanea e della cultura.
Nel 1992 vince la Targa dargento nel concorso di Scultura del mensile Arte di Mondadori.
Nel 1993 una giuria composta da Raffaele De Grada, Gian Alberto DellAcqua e Mario De Micheli, gli assegna la Medaglia di Bronzo al Premio S. Carlo Borromeo indetto dalla Regione Lombardia.
Nel 1996 realizza il Monumento agli Autieri caduti per la Patria, collocato in Piazza delle Nazioni a Rapallo (GE).
Negli anni successivi segue una costante ed instancabile ricerca formale che interessa oltre la scultura e la medaglistica, il disegno, le tecniche dellincisione e quelle litografiche. Nel 2006 gli viene affidata la realizzazione di una monumentale Via Crucis in pietra di Saltrio per la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Rovello Porro (CO), inaugurata nel 2009.
Sempre 2009 gli viene conferito il Premio Turio-Copello medaglia doro per meriti artistici, dallantica e prestigiosa Società Economica di Chiavari fondata nel 1791. Attualmente le sue opere appaiono nelle rassegne più importanti, di carattere nazionale ed internazionale, tra gli esempi più validi della scultura contemporanea italiana.